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LODI E OMELIE
Lodi del 28 dicembre 2016
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Omelia del 28 dicembre 2016
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Lodi del 29 dicembre 2016
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Omelia del 29 dicembre 2016
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Omelia del 30 dicembre 2016
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MEDITAZIONI
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28_12_2016-meditazione1.mp3 | |
File Size: | 12523 kb |
File Type: | mp3 |
29 dicembre 2016
- Le relazioni in rapporto alla preghiera. Dove noi sussistiamo? La preghiera fa scoprire il luogo dove stare. Is 62,4: promessa di Dio al suo popolo (commento più appropriato al Salmo 51 "pietà di me o Dio").
- 8'. Il cammino penitenziale. La pietà torna a farci tornare graziosi, non solo graziati.
- 12'. La confidenza riattiva la relazione di Grazia. Non si cancella nulla dal punto di vista del peccato, ma tutto è rinnovato. Il perdono ricrea (mentre i nostri "perdoni" non sanno ricreare).
- 16'. Noi dimentichiamo "il di più della relazione"; gli chiediamo solo di mettere a posto le cose e basta.
- 18'. Il processo della nostra ri-creazione attraverso la preghiera: l'immagine del luogo. Dove sei? (Adamo) Fai valere la nostalgia che porti senza paura. Dove rimani? (Gesù); rimanete nel mio amore (la vite e i tralci).
- 26'. "Dove sono io voglio che siate anche voi". Gesù sta ancora rispondendo alla domanda iniziale del Vangelo: "Maestro dove rimani?". La preghiera è il luogo per il quale impariamo a stare con Gesù nel suo essere inviato al mondo per riunire i figli di Dio dispersi. Questa è la fucina in cui si prepara la sostanza delle relazioni.
- 31'. Il senso della vita non si gioca nel fare il bene, ma nel farlo per entrare nel segreto di Dio.
- 38'. L'unico modo per entrare in questo luogo segreto è la coscienza dell'essere peccatori che è cosa molto diversa dalla coscienza dei propri peccati. Noi confondiamo gli atti che facciamo con la sorgente interiore che li produce (è quella che deve essere toccata).
- 43'. Oggi si dice: più tu entri in te stesso... più arrivi al tuo io, ma nella vita spirituale è l'opposto: non si costruisce sul proprio io!! (Non scambiare l'aiuto di Dio per risolvere i problemi, ma vivere i problemi per aprire il cuore a Dio).
- 8'. Il cammino penitenziale. La pietà torna a farci tornare graziosi, non solo graziati.
- 12'. La confidenza riattiva la relazione di Grazia. Non si cancella nulla dal punto di vista del peccato, ma tutto è rinnovato. Il perdono ricrea (mentre i nostri "perdoni" non sanno ricreare).
- 16'. Noi dimentichiamo "il di più della relazione"; gli chiediamo solo di mettere a posto le cose e basta.
- 18'. Il processo della nostra ri-creazione attraverso la preghiera: l'immagine del luogo. Dove sei? (Adamo) Fai valere la nostalgia che porti senza paura. Dove rimani? (Gesù); rimanete nel mio amore (la vite e i tralci).
- 26'. "Dove sono io voglio che siate anche voi". Gesù sta ancora rispondendo alla domanda iniziale del Vangelo: "Maestro dove rimani?". La preghiera è il luogo per il quale impariamo a stare con Gesù nel suo essere inviato al mondo per riunire i figli di Dio dispersi. Questa è la fucina in cui si prepara la sostanza delle relazioni.
- 31'. Il senso della vita non si gioca nel fare il bene, ma nel farlo per entrare nel segreto di Dio.
- 38'. L'unico modo per entrare in questo luogo segreto è la coscienza dell'essere peccatori che è cosa molto diversa dalla coscienza dei propri peccati. Noi confondiamo gli atti che facciamo con la sorgente interiore che li produce (è quella che deve essere toccata).
- 43'. Oggi si dice: più tu entri in te stesso... più arrivi al tuo io, ma nella vita spirituale è l'opposto: non si costruisce sul proprio io!! (Non scambiare l'aiuto di Dio per risolvere i problemi, ma vivere i problemi per aprire il cuore a Dio).

29_12_2016-meditazione2.mp3 | |
File Size: | 12458 kb |
File Type: | mp3 |
30 dicembre 2016
prima parte
prima parte
- La prospettiva in cui veniamo guidati dallo Spirito Santo. Passaggio negativo: la realtà del male; passaggio positivo: tre dinamiche di cui tener conto.
- 1'. Negativo: Mt 13,24-43 (parabola della zizzania). Perché il male è così mescolato al bene? (Sap 12,13-19 nella liturgia abbinata alla parabola della zizzania). La dimensione teologica: Gv 3,16; Gv 11,52.
- 24'. È la dinamica che fa valere il bene o il male di una situazione, perciò bisogna esercitarsi a riconoscerle. Se ne suggeriscono tre a partire dal racconto di Tolkien La foglia di Niggle.
- 27'. a) L'esito del nostro agire non è il senso. Il senso non ha ragioni utili, ma solo ragioni vere. Le vere si distinguono dalle utili perché non sono reazioni, ma provengono dalla sincerità del cuore: definizione lucida in Gv 55,44. La vita potrebbe esser stata diversa, ma non è detto che sarebbe stata migliore. Essere davvero consapevoli di questo significa vivere nella Provvidenza di Dio. Il senso oltrepassa sempre gli esiti ed è lui a riempire il cuore.
- 32'. b) se il Regno di Dio è offerto, vuol dire che non dipende da nulla, né dai nostri limiti. Inutile cercare di corrispondere ad un ideale, la fatica sarebbe frustrante. Bisogna scavare in un punto e in profondità si trova l'unità. La domanda di fondo non è cosa devo fare per ottenere il Regno, ma cosa debbo tenere presente perché la luce del Regno splenda. Il limite non è un confine, ma una porta di accesso, una feritoia. Non esistono limiti costrittivi, ma solo confini di accesso. Ogni dato di realtà ha un'eccedenza e questo deriva ancora dalla percezione che tutto è Provvidenza.
- 1'. Negativo: Mt 13,24-43 (parabola della zizzania). Perché il male è così mescolato al bene? (Sap 12,13-19 nella liturgia abbinata alla parabola della zizzania). La dimensione teologica: Gv 3,16; Gv 11,52.
- 24'. È la dinamica che fa valere il bene o il male di una situazione, perciò bisogna esercitarsi a riconoscerle. Se ne suggeriscono tre a partire dal racconto di Tolkien La foglia di Niggle.
- 27'. a) L'esito del nostro agire non è il senso. Il senso non ha ragioni utili, ma solo ragioni vere. Le vere si distinguono dalle utili perché non sono reazioni, ma provengono dalla sincerità del cuore: definizione lucida in Gv 55,44. La vita potrebbe esser stata diversa, ma non è detto che sarebbe stata migliore. Essere davvero consapevoli di questo significa vivere nella Provvidenza di Dio. Il senso oltrepassa sempre gli esiti ed è lui a riempire il cuore.
- 32'. b) se il Regno di Dio è offerto, vuol dire che non dipende da nulla, né dai nostri limiti. Inutile cercare di corrispondere ad un ideale, la fatica sarebbe frustrante. Bisogna scavare in un punto e in profondità si trova l'unità. La domanda di fondo non è cosa devo fare per ottenere il Regno, ma cosa debbo tenere presente perché la luce del Regno splenda. Il limite non è un confine, ma una porta di accesso, una feritoia. Non esistono limiti costrittivi, ma solo confini di accesso. Ogni dato di realtà ha un'eccedenza e questo deriva ancora dalla percezione che tutto è Provvidenza.

30_12_2016-meditazione3.mp3 | |
File Size: | 9968 kb |
File Type: | mp3 |
30 dicembre 2016
seconda parte
seconda parte
- Gesù non si è mai staccato da noi nell'ignominia, mentre noi siamo ancora dell'idea che Dio debba essere "vittorioso"; il nostro modo di sentire è molto più pagano di quello che sembra.
- 3'. La sofferenza.
- 3'. La sofferenza.

30_12_2016-meditazione4.mp3 | |
File Size: | 3101 kb |
File Type: | mp3 |
30 dicembre 2016
terza parte
terza parte
- Indicazioni bibliografiche di lettura dei Padri.

30_12_2016-meditazione5.mp3 | |
File Size: | 1581 kb |
File Type: | mp3 |
RISPOSTE ALLE DOMANDE DELL'ASSEMBLEA
(ogni sezione, col relativo file audio, ha un testo di sintesi dei vari temi trattati, con l'indicazione dei minuti di inizio)
28 dicembre 2016
- Cosa sporca il cuore dell'uomo; da dove deriva il male.
- 6'. È sufficiente dire che Gesù è morto per i nostri peccati in modo da salvarci? No.
- 9'. Le tragedie della storia: senza il mistero della Trinità non si può conoscere la sofferenza. il mondo è costruito sul sacrificio dell'Agnello.
- 17'. Critica del mussulmano alla Trinità e risposta.
- 21'. Le relazioni e il loro contesto che deve essere largo.
- 23'. L'affettività e la vita spirituale.
- 29'. Gli ambiti dell'amore.
- 36'. Quando il cuore è mosso dalla premura; con quali mezzi approfondire e gustare ciò che abbiamo (il principio della liturgia).
- 43'. La specificità dell'esperienza cristiana.
- 50'. Testo Il tempo di seconda mano di Svjatlana Aleksievič.
- 6'. È sufficiente dire che Gesù è morto per i nostri peccati in modo da salvarci? No.
- 9'. Le tragedie della storia: senza il mistero della Trinità non si può conoscere la sofferenza. il mondo è costruito sul sacrificio dell'Agnello.
- 17'. Critica del mussulmano alla Trinità e risposta.
- 21'. Le relazioni e il loro contesto che deve essere largo.
- 23'. L'affettività e la vita spirituale.
- 29'. Gli ambiti dell'amore.
- 36'. Quando il cuore è mosso dalla premura; con quali mezzi approfondire e gustare ciò che abbiamo (il principio della liturgia).
- 43'. La specificità dell'esperienza cristiana.
- 50'. Testo Il tempo di seconda mano di Svjatlana Aleksievič.

28_12_2016-domande-assemblea.mp3 | |
File Size: | 28661 kb |
File Type: | mp3 |
29 dicembre 2016
prima parte
prima parte
- Predisporsi all'esame di coscienza tenendo conto di una parola del Vangelo che può essere significativa per noi e farsi "leggere" il proprio sentire a partire da quella parola. Fatto costantemente nel giro di un anno si intuisce qualcosa di diverso per il proprio cuore.
- 7'. I riferimenti oggi sono tutti psicologici, mentre la fede apre ad un percorso interiore (con regole precise): dobbiamo entrare in una terra nuova di cui non abbiamo la mappa, ma la mappa è già stata fatta. Ecco perché Marco il monaco, Doroteo di Gaza e gli altri sono fondamentali e occorre mettersi alla loro scuola (IV e V secolo): loro hanno già attraversato il territorio.
- 14'. La psicologia si è sviluppata a partire dall'uomo malato; l'uomo sano lo concepisce in termini di uomo malato e la dinamica è archeologica. Il nostro riferimento interiore più profondo non è sulla linea retta, ma sulla circonferenza. Ciò che è dietro e ciò che è davanti.
- 21'. La dimensione spirituale ingloba quella psicologica; non viceversa.
- 27'. Se uno non ha coltivato una dimensione interiore il linguaggio non cambierà. Dare il senso di un percorso; oggi in nessuna parrocchia lo si fa. Abbiamo al riguardo una tradizione ricca e variegata, ma rimane inutilizzata e questo limita enormemente l'apertura al vangelo. La dimensione spirituale è esattamente vivere il percorso con Dio. La dimensione pastorale oggi rischia di accentuare la dimensione dei buoni sentimenti senza saper suggerire percorsi.
- 7'. I riferimenti oggi sono tutti psicologici, mentre la fede apre ad un percorso interiore (con regole precise): dobbiamo entrare in una terra nuova di cui non abbiamo la mappa, ma la mappa è già stata fatta. Ecco perché Marco il monaco, Doroteo di Gaza e gli altri sono fondamentali e occorre mettersi alla loro scuola (IV e V secolo): loro hanno già attraversato il territorio.
- 14'. La psicologia si è sviluppata a partire dall'uomo malato; l'uomo sano lo concepisce in termini di uomo malato e la dinamica è archeologica. Il nostro riferimento interiore più profondo non è sulla linea retta, ma sulla circonferenza. Ciò che è dietro e ciò che è davanti.
- 21'. La dimensione spirituale ingloba quella psicologica; non viceversa.
- 27'. Se uno non ha coltivato una dimensione interiore il linguaggio non cambierà. Dare il senso di un percorso; oggi in nessuna parrocchia lo si fa. Abbiamo al riguardo una tradizione ricca e variegata, ma rimane inutilizzata e questo limita enormemente l'apertura al vangelo. La dimensione spirituale è esattamente vivere il percorso con Dio. La dimensione pastorale oggi rischia di accentuare la dimensione dei buoni sentimenti senza saper suggerire percorsi.

29_12_2016-domande-assemblea-1.mp3 | |
File Size: | 14556 kb |
File Type: | mp3 |
29 dicembre 2016
seconda parte
seconda parte
- La confidenza in Dio: Francesco di Sales. Arrabbiarsi per il proprio peccato non è il pentimento ed anzi prepara al peccato successivo. Cos'è il pentimento.
- 5'. Manca l'affettuosità con il nostro Signore; quando c'è è perché tutto va bene (!), invece deve essere giocata proprio quando ci riconosciamo peccatori. La confidenza è stare nella relazione con l'altro indipendentemente dalla percezione che abbiamo di noi stessi. Esempio del rancore.
- 8'. La confidenza non apre subito all'intimità. L'intimità è poter stare in pace sapendo che non si ha nulla da difendere o da esibire. La fiducia è l'ultima cosa che si guadagna. Si inizia con l'umiltà che non si guadagna se non si è umiliati e di per sé il fatto di essere umiliati non è sufficiente se non si accetta di restare piccoli di fronte alla grandezza dell'amore di Dio: chinando la testa. Il chinare la testa a poco a poco scopre in cosa consiste l'intimità. Solo l'intimità ha accesso ai segreti di due cuori (che sia tra uomini o tra uomo e Gesù).
- 11'. La fatica inutile: le Lettere di Berlicche dimostrano che noi siamo immodesti negli scopi e assolutamente pigri nei mezzi da usare.
- 17'. La sofferenza è sempre sacra, ma la nostra psicologia preferisce una sofferenza conosciuta ad una gioia sconosciuta.
- 22'. Perché il padrone comincia a pagare gli operai dagli ultimi? Dimostra da dove deriva la fatica.
- 5'. Manca l'affettuosità con il nostro Signore; quando c'è è perché tutto va bene (!), invece deve essere giocata proprio quando ci riconosciamo peccatori. La confidenza è stare nella relazione con l'altro indipendentemente dalla percezione che abbiamo di noi stessi. Esempio del rancore.
- 8'. La confidenza non apre subito all'intimità. L'intimità è poter stare in pace sapendo che non si ha nulla da difendere o da esibire. La fiducia è l'ultima cosa che si guadagna. Si inizia con l'umiltà che non si guadagna se non si è umiliati e di per sé il fatto di essere umiliati non è sufficiente se non si accetta di restare piccoli di fronte alla grandezza dell'amore di Dio: chinando la testa. Il chinare la testa a poco a poco scopre in cosa consiste l'intimità. Solo l'intimità ha accesso ai segreti di due cuori (che sia tra uomini o tra uomo e Gesù).
- 11'. La fatica inutile: le Lettere di Berlicche dimostrano che noi siamo immodesti negli scopi e assolutamente pigri nei mezzi da usare.
- 17'. La sofferenza è sempre sacra, ma la nostra psicologia preferisce una sofferenza conosciuta ad una gioia sconosciuta.
- 22'. Perché il padrone comincia a pagare gli operai dagli ultimi? Dimostra da dove deriva la fatica.

29_12_2016-domande-assemblea-2.mp3 | |
File Size: | 6209 kb |
File Type: | mp3 |