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padre Elia Citterio
VITA SPIRITUALE CRISTIANA. UNA SOSTA PER CAPIRE.
Corso per laici.
Capiago (CO) - Italia. 31 ottobre - 2 novembre 2014
Casa Incontri Cristiani - Capiago Intimiano (CO), Via Faleggia,6.
Iniziale "I", miniatura del primo versetto della Bibbia, del 1250 circa. Trento, Biblioteca comunale.Porta spalancata e porta stretta. |
Beati quelli che pongono la loro fede nel Cristo. E' Lui il povero che, essendo ricco, si è fatto povero per arricchire noi.
(Cirillo Alessandrino). Beato colui che ha intelligenza del povero. Bisogna riferire queste due parole profetiche alla sola persona del Salvatore e dire: Beato colui che può comprendere che il Cristo si è fatto povero per noi... "svuotò se stesso prendendo forma di schiavo"; "avevo fame e mi avete dato da mangiare...". Si, beato chi ha questa intelligenza del Povero e del Misero. Questa beatitudine è rivolta tanto ai ricchi che soccorrono i poveri quanto ai poveri di spirito. (Eusebio). 2Cor 8,9. Questo versetto attira l'attenzione sulla povertà dell'Incarnazione che il Vangelo ci ha descritto: proclama beato chi conosce e comprende rettamente la povertà di Cristo. (Gregorio Nisseno). Beato chi comprende questa povertà che il Cristo ha assunto, lui che era ricco. (Cirillo Alessandrino). Il povero è il Cristo che si è fatto povero per noi. (Atanasio). Questo povero è il Cristo. (Ambrogio). Beato chi conosce il Cristo nella sua incarnazione, per la quale si è fatto povero. (Girolamo). Il Cristo era ricco presso il Padre ed è povero presso gli uomini. E' il povero per eccellenza. E' tanto povero da farsi pane. (Beda). Il povero è il Cristo nell'umiltà della sua passione. Il salmista stabilisce un contrasto tra la miseria e la condanna di quanti si scandalizzeranno per causa sua e la beatitudine di quelli che crederanno in lui, come vero Dio e vero uomo. (Ruperto). Beato colui che ha intelligenza del povero e del misero! Credete in Lui! Comprendete chi è questo Povero e questo Misero: Egli si è fatto povero mentre era ricco, affinché voi diveniate ricchi con la sua povertà (2Cor 8,9). Perché si è fatto povero, lo si disprezza? Ma cerca di comprendere questo Povero e Misero per diventare ricco con la sua povertà. Che cosa significa avere intelligenza del Misero e del Povero? Riconosci che il Cristo stesso è questo Povero e Misero. (Agostino). |
Per ciascuna parte in cui è diviso il corso, ogni paragrafo numerato dà un "titolo" alla sequenza di argomenti trattati, a modo di scaletta; tra parentesi quadra si riporta il tempo dal quale inizia la sezione audio interessata da quel paragrafo.
SABATO
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01_prima_parte_01nov.mp3 | |
File Size: | 58950 kb |
File Type: | mp3 |
SECONDA PARTE
1. Illustrazione di due immagini "miniature" medievali. La lettera "I", posta all'inizio della Bibbia ("In principio...") in un manoscritto miniato del 1200 circa.
2. Croce collegata al peccato di Adamo ma non dipende da esso. [dal min. 3,15].
3. Padre, Figlio, Adamo hanno il volto con la stessa fattura. [dal min. 3,30].
4. Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo. [dal min. 5,30].
5. Mosè di fronte al peccato del vitello d'oro. [dal min. 7,15].
6. Domanda di fondo di Mosè: Mostrami la tua gloria, fammi vedere Chi sei. [dal min. 10,20].
7. Mostrare il Padre = conoscere Chi è Dio per noi. [dal min. 14,30].
8. Male devastante viene da fuori, anche se viene percepito dentro. [dal min. 15,20].
9. Seconda immagine: Carmen figuratum. [dal min. 18,30].
10. Domanda su concetto di sofferenza non legata al peccato. [dal min. 21,45].
11. Immagini bibliche dell'agnello immolato, o glorioso o potente. [dal min. 25,55].
12. Mistero della fede nella sua autenticità. [dal min. 28,48].
13. Leggenda del grande inquisitore (Dostoevskij) che si pone come "risolutore" rispetto alla fede che sembra non risolvere i problemi. [dal min. 30,20].
14. Gesù ha vinto la morte, ma è morto. Vita da dentro la morte. [dal min. 32,35].
2. Croce collegata al peccato di Adamo ma non dipende da esso. [dal min. 3,15].
3. Padre, Figlio, Adamo hanno il volto con la stessa fattura. [dal min. 3,30].
4. Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo. [dal min. 5,30].
5. Mosè di fronte al peccato del vitello d'oro. [dal min. 7,15].
6. Domanda di fondo di Mosè: Mostrami la tua gloria, fammi vedere Chi sei. [dal min. 10,20].
7. Mostrare il Padre = conoscere Chi è Dio per noi. [dal min. 14,30].
8. Male devastante viene da fuori, anche se viene percepito dentro. [dal min. 15,20].
9. Seconda immagine: Carmen figuratum. [dal min. 18,30].
10. Domanda su concetto di sofferenza non legata al peccato. [dal min. 21,45].
11. Immagini bibliche dell'agnello immolato, o glorioso o potente. [dal min. 25,55].
12. Mistero della fede nella sua autenticità. [dal min. 28,48].
13. Leggenda del grande inquisitore (Dostoevskij) che si pone come "risolutore" rispetto alla fede che sembra non risolvere i problemi. [dal min. 30,20].
14. Gesù ha vinto la morte, ma è morto. Vita da dentro la morte. [dal min. 32,35].

02_seconda_parte_01nov.mp3 | |
File Size: | 32194 kb |
File Type: | mp3 |
OMELIA
Tutti i santi
Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a
Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a

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File Size: | 33077 kb |
File Type: | mp3 |
TERZA PARTE
1. Mostrami il Padre. Mostrami la tua gloria. L'Apostolo Giuda fa la domanda essenziale: Signore com'è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?
2. Annuncio Passione e scenario interiore di Pietro e degli apostoli. [dal min. 6].
3. Rinnegare se stessi, stare dietro, non presumere di dare consigli a Dio, ma essere testimoni. [dal min. 9,25].
4. Fare cose buone, pensando che quindi le cose debbano andare bene: dimensione mondana. [dal min. 10,30].
5. Fede e dinamica dell'abbassarsi. [dal min. 12].
6. Impossibilità di un vero cammino senza amore a Gesù. [dal min. 13,40].
7. Chi "ha" i miei comandamenti e li osserva questi è colui che mi ama. [dal min. 15,35].
8. Non avere la parola del Signore vuol dire non credere al Suo amore. Come nei rapporti d'amore. [dal min. 19,45].
9. Fede come esperienza dell'incontro col Signore Gesù. [dal min. 21,30].
10. Far valere diritti pregressi nei rapporti d'amore. [dal min. 22,45].
11. Criterio di discernimento è: bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre. [dal min. 26,10].
12. Esempio a partire dal film sul missionario dei lebbrosi Damiano de Veuster. [dal min. 28,35].
13. Madre Teresa e sua azione non appariscente, ma per amore ai poveri. [dal min. 35,07].
14. Che tipo di risposta cerchiamo nella fede? [dal min. 36].
15. La debolezza di Dio è più forte della forza degli uomini. Paolo nell'annuncio del Vangelo dirà che conosce solo Gesù e Gesù crocifisso. [dal min. 40].
16. Portare la pace e poi non accettare eventuale rifiuto del prossimo. Domanda: ritorna o no la pace a noi? [dal min. 43,45].
2. Annuncio Passione e scenario interiore di Pietro e degli apostoli. [dal min. 6].
3. Rinnegare se stessi, stare dietro, non presumere di dare consigli a Dio, ma essere testimoni. [dal min. 9,25].
4. Fare cose buone, pensando che quindi le cose debbano andare bene: dimensione mondana. [dal min. 10,30].
5. Fede e dinamica dell'abbassarsi. [dal min. 12].
6. Impossibilità di un vero cammino senza amore a Gesù. [dal min. 13,40].
7. Chi "ha" i miei comandamenti e li osserva questi è colui che mi ama. [dal min. 15,35].
8. Non avere la parola del Signore vuol dire non credere al Suo amore. Come nei rapporti d'amore. [dal min. 19,45].
9. Fede come esperienza dell'incontro col Signore Gesù. [dal min. 21,30].
10. Far valere diritti pregressi nei rapporti d'amore. [dal min. 22,45].
11. Criterio di discernimento è: bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre. [dal min. 26,10].
12. Esempio a partire dal film sul missionario dei lebbrosi Damiano de Veuster. [dal min. 28,35].
13. Madre Teresa e sua azione non appariscente, ma per amore ai poveri. [dal min. 35,07].
14. Che tipo di risposta cerchiamo nella fede? [dal min. 36].
15. La debolezza di Dio è più forte della forza degli uomini. Paolo nell'annuncio del Vangelo dirà che conosce solo Gesù e Gesù crocifisso. [dal min. 40].
16. Portare la pace e poi non accettare eventuale rifiuto del prossimo. Domanda: ritorna o no la pace a noi? [dal min. 43,45].

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File Size: | 44842 kb |
File Type: | mp3 |
QUARTA PARTE
1. Domanda sul bene che si può fare. Farlo senza limitarlo, ma non farne uno sgabello per sé.
2. Esempio su esperienza corso catechismo per adulti e incomprensioni tra sacerdoti e laici. [dal min. 3,40].
3. Nel fare il bene, non va tutto bene. Cosa ha da dire il Signore in quella circostanza? [dal min. 8,40].
4. L'attesa della venuta del Signore in qualsiasi evento. [dal min. 9,40].
5. Come ci poniamo quando "ci battono le mani". Esperienza della prima omelia da neo-sacerdote. [dal min. 11].
6. Risultato ottenuto per opera di bene e accettazione delle conseguenze che non dipendono da noi. [dal min. 14,20].
7. Saggezza relativa a vita nelle campagne e attuali riferimenti mutati. Es.: il tempo neutro. [dal min. 16,45].
8. I non-luoghi della vita moderna e loro mancanza di relazioni. [dal min. 18].
9. Nelle mutate circostanze, come gustare il regno di Dio che viene? [dal min. 20].
10. Esempio di suora impegnata negli ospedali. Ogni spazio nuovo è uno spazio che appartiene a Dio: non rubiamolo. [dal min. 22,05].
11. Fede illustra la prospettiva del regno di Dio nella storia. [dal min. 25,50].
12. Pregare per cambiare qualcosa? Preghiera di Davide mostra la stessa attesa di oggi. Spazio di confidenza. [dal min. 28].
13. Le sette invocazioni del Padre nostro come criterio per qualsiasi preghiera. (S. Agostino, Tertulliano, Cipriano, s. Massimo il confessore). [dal min. 30,40].
14. Fede e preoccupazione che ciò che vogliamo corrisponda a ciò che il Signore ci ha insegnato. [dal min. 33,35].
15. Pentimento. Se non cogliamo l'amore dentro, ci manca sempre qualcosa. [dal min. 34,15].
16. Fede individuale che si costruisce la propria religione non è evangelica. [dal min. 36,45].
17. Dinamica di rivelazione. Come dicevano i Padri: ascoltare la Parola, metterla in pratica e comprenderla. [dal min. 39,30].
18. Episodio vedova al Tempio. Elogio di Gesù: dignità della donna povera; suo fiducia in Dio. Di quello che le mancava ha dato tutta la sua vita. Dio chiede quello che non hai. [dal min. 41,55].
19. Mitezza che non hai la ottieni nella confidenza in Dio. Come osservarei comandamenti? Ciò che Lui mi chiede e io non ho, lo faccio e Lui l'ottiene per me. [dal min. 47,25].
20. Essere perfetti. Dimensione sacrificale. Agnello perfetto. [dal min. 50,30].
21. I due discepoli di Emmaus. "Mentre si trovavano senza via d'uscita". Ma stavano su ciò che li aveva mossi intimamente. [dal min. 55].
2. Esempio su esperienza corso catechismo per adulti e incomprensioni tra sacerdoti e laici. [dal min. 3,40].
3. Nel fare il bene, non va tutto bene. Cosa ha da dire il Signore in quella circostanza? [dal min. 8,40].
4. L'attesa della venuta del Signore in qualsiasi evento. [dal min. 9,40].
5. Come ci poniamo quando "ci battono le mani". Esperienza della prima omelia da neo-sacerdote. [dal min. 11].
6. Risultato ottenuto per opera di bene e accettazione delle conseguenze che non dipendono da noi. [dal min. 14,20].
7. Saggezza relativa a vita nelle campagne e attuali riferimenti mutati. Es.: il tempo neutro. [dal min. 16,45].
8. I non-luoghi della vita moderna e loro mancanza di relazioni. [dal min. 18].
9. Nelle mutate circostanze, come gustare il regno di Dio che viene? [dal min. 20].
10. Esempio di suora impegnata negli ospedali. Ogni spazio nuovo è uno spazio che appartiene a Dio: non rubiamolo. [dal min. 22,05].
11. Fede illustra la prospettiva del regno di Dio nella storia. [dal min. 25,50].
12. Pregare per cambiare qualcosa? Preghiera di Davide mostra la stessa attesa di oggi. Spazio di confidenza. [dal min. 28].
13. Le sette invocazioni del Padre nostro come criterio per qualsiasi preghiera. (S. Agostino, Tertulliano, Cipriano, s. Massimo il confessore). [dal min. 30,40].
14. Fede e preoccupazione che ciò che vogliamo corrisponda a ciò che il Signore ci ha insegnato. [dal min. 33,35].
15. Pentimento. Se non cogliamo l'amore dentro, ci manca sempre qualcosa. [dal min. 34,15].
16. Fede individuale che si costruisce la propria religione non è evangelica. [dal min. 36,45].
17. Dinamica di rivelazione. Come dicevano i Padri: ascoltare la Parola, metterla in pratica e comprenderla. [dal min. 39,30].
18. Episodio vedova al Tempio. Elogio di Gesù: dignità della donna povera; suo fiducia in Dio. Di quello che le mancava ha dato tutta la sua vita. Dio chiede quello che non hai. [dal min. 41,55].
19. Mitezza che non hai la ottieni nella confidenza in Dio. Come osservarei comandamenti? Ciò che Lui mi chiede e io non ho, lo faccio e Lui l'ottiene per me. [dal min. 47,25].
20. Essere perfetti. Dimensione sacrificale. Agnello perfetto. [dal min. 50,30].
21. I due discepoli di Emmaus. "Mentre si trovavano senza via d'uscita". Ma stavano su ciò che li aveva mossi intimamente. [dal min. 55].

05_quarta_parte_01nov.mp3 | |
File Size: | 63362 kb |
File Type: | mp3 |
DOMENICA
2 NOV.
QUINTA PARTE
1. La debolezza di Dio è più forte degli uomini. Sapienza di Cristo, stoltezza per il mondo.
2. Movimento dell'abbassarsi: dinamica della rivelazione di Dio. [dal min. 2,33].
3. L'uomo prepotente non è gioioso. [dal min. 3,28].
4. Gioia trasmessa dai santi anche nell'afflizione. [dal min. 5,05].
5. Abbassarsi di Gesù. [dal min. 7,27].
6. La lavanda dei piedi nell'ultima cena. Grembiule dello schiavo. Ebreo schiavo non lavava mai i piedi al padrone. [dal min. 10,08].
7. Per che cosa è stato mandato il Figlio? Per mostrare quanto è grande l'amore di Dio per i suoi figli. Effett: riunire i figli dispersi. [dal min. 13,08].
8. Qual è il comandamento grande, che fa da radice a tutti gli altri? Ama Dio, ama il prossimo, ma non si possono invertire questi termini. [dal min. 19].
9. Il Signore ci salva, ci libera per vivere l'amore senza condizionamenti e in comunione (tale schiavitù è retaggio del peccato). [dal min. 23,02].
10. La guarigione del paralitico. VII domenica del Tempo ordinario anno B [dal min. 25,25].
11. La liturgia abbina il brano del vangelo alla profezia di Isaia: amore del Signore per Israele (plasma il suo popolo). [dal min. 30,58].
12. Noi, di Dio, cosa possiamo conoscere? Conosciamo che Dio cancella i nostri peccati, non li ricorda più. [dal min. 35].
13. Liturgia e senso della Scrittura; il salmo 40(41): beato l'uomo che ha intelligenza del misero. Il misero è il Figlio di Dio. [dal min. 36,32].
14. Citazione esegetica di Cirillo di Alessandria. [dal min. 39,29].
15. Esercizio del potere in amore rende schiavi. Lotta per vivere l'amore senza condizionamenti. [dal min. 41,21].
16. Premura di quest'uomo: allora non subiremo alcun male. [dal min. 44,44].
17. Valenza simbolica che il paralitico è portato dai suoi fratelli. Dimensione ecclesiale della fede in Gesù. [dal min. 47,07].
2. Movimento dell'abbassarsi: dinamica della rivelazione di Dio. [dal min. 2,33].
3. L'uomo prepotente non è gioioso. [dal min. 3,28].
4. Gioia trasmessa dai santi anche nell'afflizione. [dal min. 5,05].
5. Abbassarsi di Gesù. [dal min. 7,27].
6. La lavanda dei piedi nell'ultima cena. Grembiule dello schiavo. Ebreo schiavo non lavava mai i piedi al padrone. [dal min. 10,08].
7. Per che cosa è stato mandato il Figlio? Per mostrare quanto è grande l'amore di Dio per i suoi figli. Effett: riunire i figli dispersi. [dal min. 13,08].
8. Qual è il comandamento grande, che fa da radice a tutti gli altri? Ama Dio, ama il prossimo, ma non si possono invertire questi termini. [dal min. 19].
9. Il Signore ci salva, ci libera per vivere l'amore senza condizionamenti e in comunione (tale schiavitù è retaggio del peccato). [dal min. 23,02].
10. La guarigione del paralitico. VII domenica del Tempo ordinario anno B [dal min. 25,25].
11. La liturgia abbina il brano del vangelo alla profezia di Isaia: amore del Signore per Israele (plasma il suo popolo). [dal min. 30,58].
12. Noi, di Dio, cosa possiamo conoscere? Conosciamo che Dio cancella i nostri peccati, non li ricorda più. [dal min. 35].
13. Liturgia e senso della Scrittura; il salmo 40(41): beato l'uomo che ha intelligenza del misero. Il misero è il Figlio di Dio. [dal min. 36,32].
14. Citazione esegetica di Cirillo di Alessandria. [dal min. 39,29].
15. Esercizio del potere in amore rende schiavi. Lotta per vivere l'amore senza condizionamenti. [dal min. 41,21].
16. Premura di quest'uomo: allora non subiremo alcun male. [dal min. 44,44].
17. Valenza simbolica che il paralitico è portato dai suoi fratelli. Dimensione ecclesiale della fede in Gesù. [dal min. 47,07].

06_quinta_parte_02nov.mp3 | |
File Size: | 49766 kb |
File Type: | mp3 |
SESTA PARTE
1. Prima lettera ai Corinzi. Sapienza di Dio e cosiddetta sapienza del mondo. Santi per chiamata.
2. Padri antichi sul mistero della bontà di Dio. Mistero mai scontato. [dal min. 3,48].
3. Sapienza nascosta nella creazione del mondo. [dal min. 6,25].
4. Condividere i sentieri di Dio per i suoi figli. Parabola del "figliol prodigo". [dal min. 8,37].
5. La gioia dei due fratelli si colloca nell'intimità dei sentimenti del padre. [dal min. 14,09].
6. Chi non rimane in me non porta frutto. [dal min. 16,22].
7. Comunione eucaristica e nostro Amen (commento di s. Agostino). [dal min. 18,05].
8. Desiderio di Dio di condividere con noi i suoi segreti. Vivere in tutti i passaggi della vita la grandezza dell'amore suo per tutti. [dal min. 20,14].
9. Respiro del nostro agire. Nel bene e nel male le cose che accadono cosa mi fanno conoscere del Signore? [dal min. 22,14].
10. Espressione di s. Giovanni Crisostomo: se l'uomo non fa danno a sé, anche se crollasse l'intero mondo addosso non potrebbe nulla su di lui. Perfetta letizia di s. Francesco. [dal min. 24,32].
11. Degno di fede è Dio. Promessa: comunione con il Figlio. [dal min. 29,15].
12. Le nostre azioni che non sono sottoscrivibili dal Signore Gesù, costruiscono un idolo. [dal min. 32,48].
13. Avere fede, ritenere Dio degno di fede. [dal min. 35,26].
14. Gesù non ha messo l'accento sulla prassi in sé. [dal min. 38,05].
15. Racconto di un padre del deserto sul litigio tra due fratelli. [dal min. 39,25].
16. Spirito di Dio e spirito del mondo. [dal min. 40,55].
17. Star dietro a Dio e non a qualcuno. Non preferire noi stessi, invece servire a tutti l'amore di Dio. Umiltà=splendore di verità. [dal min. 42,15].
18. Capo indiano Hopi del New Mexico: principio di umiltà del guerriero è che nessun altro guerriero abbassi la testa di fronte a lui.
19. Servire da regine, non da serve. [dal min. 45,12].
20. Quando ricordi che il fratello ha qualcosa contro di te, prima della preghiera, riconciliati con lui. [dal min. 45,43].
21. Racconto della "cioccolata calda". [dal min. 47,25].
22. Non poniamo attenzione alla grandezza dell'invito che ci è stato fatto. [dal min. 51,30].
2. Padri antichi sul mistero della bontà di Dio. Mistero mai scontato. [dal min. 3,48].
3. Sapienza nascosta nella creazione del mondo. [dal min. 6,25].
4. Condividere i sentieri di Dio per i suoi figli. Parabola del "figliol prodigo". [dal min. 8,37].
5. La gioia dei due fratelli si colloca nell'intimità dei sentimenti del padre. [dal min. 14,09].
6. Chi non rimane in me non porta frutto. [dal min. 16,22].
7. Comunione eucaristica e nostro Amen (commento di s. Agostino). [dal min. 18,05].
8. Desiderio di Dio di condividere con noi i suoi segreti. Vivere in tutti i passaggi della vita la grandezza dell'amore suo per tutti. [dal min. 20,14].
9. Respiro del nostro agire. Nel bene e nel male le cose che accadono cosa mi fanno conoscere del Signore? [dal min. 22,14].
10. Espressione di s. Giovanni Crisostomo: se l'uomo non fa danno a sé, anche se crollasse l'intero mondo addosso non potrebbe nulla su di lui. Perfetta letizia di s. Francesco. [dal min. 24,32].
11. Degno di fede è Dio. Promessa: comunione con il Figlio. [dal min. 29,15].
12. Le nostre azioni che non sono sottoscrivibili dal Signore Gesù, costruiscono un idolo. [dal min. 32,48].
13. Avere fede, ritenere Dio degno di fede. [dal min. 35,26].
14. Gesù non ha messo l'accento sulla prassi in sé. [dal min. 38,05].
15. Racconto di un padre del deserto sul litigio tra due fratelli. [dal min. 39,25].
16. Spirito di Dio e spirito del mondo. [dal min. 40,55].
17. Star dietro a Dio e non a qualcuno. Non preferire noi stessi, invece servire a tutti l'amore di Dio. Umiltà=splendore di verità. [dal min. 42,15].
18. Capo indiano Hopi del New Mexico: principio di umiltà del guerriero è che nessun altro guerriero abbassi la testa di fronte a lui.
19. Servire da regine, non da serve. [dal min. 45,12].
20. Quando ricordi che il fratello ha qualcosa contro di te, prima della preghiera, riconciliati con lui. [dal min. 45,43].
21. Racconto della "cioccolata calda". [dal min. 47,25].
22. Non poniamo attenzione alla grandezza dell'invito che ci è stato fatto. [dal min. 51,30].

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File Type: | mp3 |
OMELIA
Commemorazione dei fedeli defunti
Is 25,6a.7-9; Sal 25; Rm 8,14-23; Mt 25,31-46
Is 25,6a.7-9; Sal 25; Rm 8,14-23; Mt 25,31-46

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File Size: | 41793 kb |
File Type: | mp3 |
Alcune istantanee durante gli incontri.
La sofferenza causata da questa ostilità cosmica nei confronti del Verbo resosi visibile è il tema della miniatura del IX secolo, di spiccata originalità teologica. E' la prima delle illustrazioni di un'antologia poetica composta da Rabano Mauro, dedicata al figlio di Carlo Magno, Lodovico il Pio, in onore della croce di Cristo: De laudibus sanctae crucis. L'immagine mostra il corpo di Gesù crocifisso sovrapporsi alle parole del testo, o meglio, il corpo sembra plasmarsi da esse, come se contemplassimo l'atto stesso dell'Incarnazione, il Verbo mentre diventa carne umana. E' un carmen figuratum.
Vangelo di Giovanni, cap. 13.
21Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: "In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà". 22I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. 23Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. 24Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. 25Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?". 26Rispose Gesù: "È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò". E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: "Quello che vuoi fare, fallo presto". 28Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; 29alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: "Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. 30Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.31Quando fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. 32Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. 33Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. 34Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 35Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri".36Simon Pietro gli disse: "Signore, dove vai?". Gli rispose Gesù: "Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi". 37Pietro disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!". 38Rispose Gesù: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
21Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: "In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà". 22I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. 23Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. 24Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. 25Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?". 26Rispose Gesù: "È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò". E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: "Quello che vuoi fare, fallo presto". 28Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; 29alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: "Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. 30Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.31Quando fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. 32Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. 33Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. 34Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 35Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri".36Simon Pietro gli disse: "Signore, dove vai?". Gli rispose Gesù: "Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi". 37Pietro disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!". 38Rispose Gesù: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
Vangelo di Giovanni, cap. 14.
1 Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via".
5Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?". 6Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto".
8Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". 9Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. 21Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui".
22Gli disse Giuda, non l'Iscariota: "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?". 23Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
27Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. 29Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. 30Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, 31ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco. Alzatevi, andiamo via di qui".
1 Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via".
5Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?". 6Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto".
8Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". 9Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, 17lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. 18Non vi lascerò orfani: verrò da voi. 19Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. 21Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui".
22Gli disse Giuda, non l'Iscariota: "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?". 23Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
27Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. 29Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. 30Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, 31ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco. Alzatevi, andiamo via di qui".
Prima Lettera ai Corinzi
Cap. 1
1 Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, 2alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: ...
7che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
9Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
10Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire.
25Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Cap. 2
7Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
14Ma l'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. 15L'uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. 16Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.
Cap. 3
18Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, 19perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia . 20E ancora: Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani .
21Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: 22Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! 23Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Cap. 1
1 Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, 2alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: ...
7che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.
9Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
10Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire.
25Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Cap. 2
7Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
14Ma l'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. 15L'uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. 16Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.
Cap. 3
18Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, 19perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia . 20E ancora: Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani .
21Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: 22Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! 23Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.